sabato 21 aprile 2012

Comunicato Stampa: Studio sui resti di Lisa Gherardini Del Giocondo

Indagine forense sui resti di Monnalisa:

I risultati del carbonio 14 sono stati positivi. Uno dei tre reperti trovati e sottoposti all’esame si è rivelato compatibile con il periodo di morte della Monna Lisa. 

Dopo anni di ricerche, finalmente è possibile comporre uno studio più dettagliato sulla Monnalisa, ossia Lisa Gherardini. Ciò è stato possibile grazie ad una serie di dati: stratigrafici, attuati dagli archeologici della Sopraintendenza di Firenze; dati antropologici, ottenuti dalla Sovraintendenza di Firenze e dal prof. Giorgio Gruppioni della Università di Bologna -sede di Ravenna- Dipartimento di Beni Culturali; dati storiografici, ottenuti grazie a diverse ricerche storico-documentali. 

L'insieme di questi accurati lavori mi consente di poter formulare una conclusione dettagliata. Dal punto di vista storiografico, fondamentali sono state due ricerche storiche: una concernente la storia del Convento e della chiesetta di San. Orsola, comprensiva di tutte le trasformazioni che sono venute al suo interno; l’altra riguarda il libro mastro tenuto dalla Monache francescane, in cui vengono riportate tutta una serie di sepolture. Tali studi, avallano i risultati del carbonio 14,  degli scavi antropologici, della scienza forense.

Per meglio precisare e chiarire i risultati di questa ricerca  occorrerebbe esporre tutti i risultati dei diversi ambiti di studio che hanno caratterizzato questa fase finale della nostra indagine. In questo contesto, mi limiterò a una sintesi dei documenti di cui disponiamo. Tengo a precisare che alcuni di questi elementi sono il risultato di esami scientifici, archeologici ma anche elaborazioni di dati empirici acquisiti in precedenza.

Risultati esami stratigrafici e archeologici 
Gli esami e la relativa interpretazione archeologica si sono concentrati su dei reperti emersi durante gli scavi, specificatamente ritrovati in un cassone ( o tomba comune), all'interno del quale sono stati individuati tre resti mortali

Il test del carbonio 14 e i dati archeologici collocano questo cassone fra il 1450- 1545. Questo è il periodo di attività della tomba; arco di tempo che coincide con l’arrivo della Francescane ( 1440-1450) che sostituiscono le suore Benedettine. Il breve periodo di uso di questa sepoltura è dovuto al cambiamento della collocazione dell’altare. Gli archeologici espongono tutta una serie di elementi a sostegno di questa datazione anche basandosi sulla composizione fisica di questa costruzione.

Risultati antropologici della Sopraintendenza di Firenze
Gli antropologi che hanno presieduto al recupero dei resti mortali presenti nel cassone, espongono tutta una serie di dati inerenti alla collocazione sepolcrale dei tre resti mortali che li vede orientati verso il vecchio altare, in funzione fino al 1545 circa. Si dispone di una letteratura d'archivio inerente alle inumazioni e alla loro collocazione rispetto agli altari la quale rafforza il fatto che le tre sepolture, fra cui forse quella della Monna Lisa, sono state eseguite durante lo stesso periodo individuato dagli archeologici. Vale la pena di sottolineare che con lo spostamento dell’altare da Sud a Nord, nel cassone non si poteva continuare a seppellire dato che si sarebbe dovuto collocare i feretri in posizione opposta a quelle precedenti e. come prassi. questo non veniva mai eseguito.


Documenti storici sugli interventi edilizi compiuti nella chiesetta di San. Orsola
Disponiamo di una ricca messa di elementi storiografici che ci hanno permesso di ricostruire la storia delle trasformazioni edilizie avvenute nella chiesetta di San. Orsola. Questi elementi sono stati fondamentali per datare le trasformazioni, si tratta anche di elementi indiretti, come la presenza di Vescovi o di bolle Papali. Quanto emerge da questa attenta lettura interagisce, converge e ha determinato interazioni con il lavoro degli archeologi, giungendo a  consolidare e confermare che il cassone mortuario rimase in attività dal 1450-1460 fino al 1545. Occorre tener bene in conto che la Lisa Gherardini, detta Monna Lisa del Giocondo, morì  il 15 luglio 1540 e venne sepolta nel convento di San. Orsola, nello specifico,  nella chiesetta di San. Orsola.

Documenti storici sulle sepolture che si rivela centrale per le considerazioni conclusive
Per l’obiettivo che ci eravamo prefissi, questi documenti rivestono un ruolo centrale. In essi sono state riportate le morti più significative di nobildonne, come la Monna Lisa, che sono state generose finanziariamente con il Convento, come appunto la Gherardini, che hanno vissuto per un certo periodo nel Convento, come la Gherardini e che avevano una parente nelle francescane, come la Gherardini.

Proprio da un attenta lettura di queste sepolture, sparse nel corso di duecento anni (occorre ricordare che mancano i documenti che vanno dal 1530 al 1570), si sostanzia la tesi da noi sostenuta: la sepoltura denominata con la sigla A molto probabilmente appartiene alla Monna Lisa. Nei documenti scritti pro-mani dalla Ministre del terz’ordine delle Osservanti che si susseguivano nel Convento, vengono riportate direttamente o indirettamente informazioni sulla sepolture delle nobildonne, inumate dentro la chiesetta di San. Orsola o nel cimiterino collocato nel lato Nord del chiostro (vedi ritrovamenti archeologici) di fronte alla chiesetta di San. Orsola. 

In conclusione, lo studio comparato di tutti i dati stratigrafici, archeologici, antropologici e storici, mi consente di asserire, con la cautela e la prudenza tipica della scienza, che la percentuale di individuazione dei resti mortali della Monna Lisa è, in definitiva, molto alta.

Silvano Vinceti



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